Caro Mostro

Un film di Stefano P. Testa

7 — 30 novembre 2025
Bloom Room, Mantova

Dal collage materico al collage filmico

Dopo "Composizioni Immaginate", Bloom Room continua a esplorare l'arte della ricomposizione. Se Michele Bonventre e Yang Su Wang stratificavano frammenti di carta, Stefano P. Testa stratifica pellicole d'archivio, fotografie sbiadite e lettere autentiche.

Stesso processo creativo. Medium diverso. Stessa capacità di far riaffiorare identità sepolte.

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IL FILM

Italia, 1965. Elio ha diciotto anni e il mondo degli adulti lo sta aspettando.

"Caro Mostro" è un epistolario frammentato. Lettere dai genitori, dall'amico Nino, dall'amante Raffaella. Parole che raccontano ribellione, tradimenti, primi amori, ultime illusioni.

Il film si costruisce per dissolvenze e stratificazioni: voci fuori campo che leggono documenti autentici, fotografie d'epoca che si sovrappongono a filmati amatoriali, superfici consumate dal tempo che rivelano la loro fragilità.

16 minuti che pesano come un'ora di emozioni.

TECNICA

Come si ricompone la memoria

Stefano P. Testa lavora per stratificazioni:

Lettere autentiche degli anni '60, lette da attori le cui voci si inseriscono in ambienti sonori ipotetici
 Fotografie d'epoca che si dissolvono una nell'altra
 Ritagli di riviste che evocano un'Italia lontana
 Filmati amatoriali girati da mani che non ci sono più

Il risultato è un  collage in movimento dove ogni elemento porta la sua biografia nell'opera finale.

"È una raccolta di documenti autentici con pochissimi riferimenti biografici. Gli unici elementi per delineare i profili psicologici sono le voci e le calligrafie. Il resto è evocazione, stratificazione, memoria che riaffiora."
Stefano P. Testa


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IL REGISTA

Stefano P. Testa

Classe 1988, vive e lavora a Bergamo come operatore di ripresa, montatore video e colorist. Collabora con Lab 80 film e Bergamo Film Meeting nella produzione di film documentari.

Filmografia:

Moloch (2017, 82')
Premio miglior documentario, Visioni Italiane Bologna

Il Secondo Principio di Hans Liebschner (2020, 88')
Miglior film sezione Prospettive, Filmmaker Festival Milano
Premio giuria popolare, Linea d'Ombra Salerno
Premio miglior montaggio + premio del pubblico, Documentaria Palermo

Caro Mostro (2023, 16')
Anteprima mondiale Sheffield Doc Fest
Selezione in oltre 20 festival internazionali
Numerosi premi e menzioni speciali

De Occulta Imagine (2024, 16')

PERCHÉ DA BLOOM ROOM

La continuità del linguaggio

"Quando abbiamo visto 'Caro Mostro' abbiamo riconosciuto immediatamente lo stesso processo creativo che avevamo esplorato con 'Composizioni Immaginate'. Stefano fa con le immagini in movimento quello che Michele e Yang Su fanno con la carta: cerca frammenti esistenti, li ricompone in nuove narrazioni, crea identità assolute partendo da materiali che portano già in sé una storia."
Benedetta Ombroni, curatrice Bloom Room

Bloom Room non ospita progetti casuali. Ogni mostra, ogni proiezione, ogni workshop fa parte di un percorso curatoriale coerente: esplorare l'arte della ricomposizione attraverso linguaggi diversi.

Dal collage di carte al collage di pellicole, la domanda rimane la stessa:
Come si creano nuovi mondi partendo da frammenti di realtà esistente?

CREDITS

Titolo originale: Caro Mostro
Titolo internazionale: Dear Monster
Paese: Italia
Anno: 2023
Durata: 16'
Formato: 2,39:1
Audio: 5.1

Scritto e diretto da: Stefano P. Testa
Produzione: Lab 80 film
Prodotto da: Andrea Zanoli, Stefano P. Testa
Fotografia: Stefano P. Testa
Montaggio: Stefano P. Testa
Mix del suono: Nicola Gualandris
Supervisione al mix: Federico Laini
Assistente alla regia: Giulia Esposito
Filmati d'archivio: Cinescatti

Con:
Alice Guarente
Gabriele Penner
Romina Alfieri
Stefano P. Spampatti